Una storia d’amore a dir poco avventurosa quella di Chiara e Marco, due ragazzi napoletani che si sono trasferiti a Parigi: un incontro del destino, il momento in cui sembrava che stesse tutto per finire, il ritrovarsi di nuovo sotto lo stesso tetto a Parigi, seppur con vite e lavori diversi.

La cerimonia, però, oltre che in Francia l’hanno voluta festeggiare in casa, con le famiglie e le persone più vicine. E la location è stata davvero d’eccezione: Villa Samuel è un bellissimo luogo per ricevimenti che si trova a Pontelatone, in provincia di Caserta, luogo famosissimo per il vino Casavecchia e per la sua aria fresca di campagna.

La richiesta

Ho seguito i miei clienti per un anno, fino al momento del matrimonio. Ci siamo conosciuti virtualmente su Google Meet, a causa della distanza, ma subito è nata una fortissima simpatia.
Il matrimonio progettato da Chiara e Marco rispondeva a una sola parola: semplicità.

“Mi raccomando Federico, noi non amiamo i set fotografici. Vogliamo stare quanto più tempo possibile con gli invitati e quante meno foto in posa si possano fare”. Desiderio esaudito.

Poi, di soppiatto, lo sposo mi ha detto: “ci sarà una sorpresa per la sposa. Tieniti pronto alla fine della cerimonia”.

La squadra da me selezionata per l’evento era composta da Valerio De Marco come secondo scatto e Fabio Iengo come videomaker.

Pertanto, l’evento aveva queste richieste:

  • Due fotografi
  • Videomaker con due camere
  • Stampa delle polaroid da consegnare agli invitati
  • Album fotografico semplice, versione A4
  • L’intero evento si svolge in un solo luogo

La preparazione

Gli sposi hanno deciso di prepararsi all’interno del locale, così io e la mia squadra siamo andati diretti verso Villa Samuel, dove abbiamo potuto svolgere, divisi per squadre, le due preparazioni.

Ad accompagnare la sposa c’era la famiglia e la migliore amica, mentre lo sposo era accompagnato dal suo migliore amico. Le sale interne, caratterizzate da poca luce e da una atmosfera rustica, ci hanno permesso di realizzare foto con giochi di luce accanto alle finestre.

La cerimonia

Qui, un momento da sogno. La piccola cappella del locale e il giardinetto ha permesso di realizzare un momento raccolto, ma intenso: erano circa 120 gli invitati, che hanno accolto prima lo sposo e poi la sposa nel più dolce e classico dei momenti.

Il matrimonio è stato celebrato dagli amici più stretti degli sposi che, in un momento profondissimo, hanno deciso di dedicare lettere ricordando le giornate più divertenti e insolite della coppia.

Infine, il “ring warming”: gli sposi hanno deciso di far passare gli anelli fra le mani di tutti gli invitati, con la richiesta di esprimere un desiderio per loro. E infine, concluso questo bellissimo e profondo momento, l’anello è stato consegnato ai ragazzi.

Alla fine, una promessa d’amore cantata dallo sposo ha sciolto tutti in un abbraccio, mentre il sole calava alle spalle.

Il set fotografico

La richiesta era esplicita e l’abbiamo esaudita: meno foto possibili. Abbiamo trattenuto i giovani sposi per pochi minuti dopo la cerimonia, il necessario per realizzare le immagini di copertura del video. Differente, invece, il mio approccio fotografico: avevo già individuato una piccola fontana e ho consigliato ai ragazzi di sedersi per chiacchierare un po’. Era il loro momento più intimo, quando la passione e l’emozione della cerimonia aveva già raggiunto il culmine. Io mi sono piazzato un po’ più lontano e ho provveduto a realizzare una foto che racconta bene la loro complicità.

La festa

Poche formalità, tanto divertimento: la scelta degli sposi di procedere con un grande buffet, e non con la classica cena matrimoniale, ha privilegiato moltissimo le parti in piedi, dove si è ballato.

Anche qui abbiamo stabilito insieme una tecnica: un fotografo stampava le polaroid, mentre l’altro seguiva i momenti della festa. Poi le abbiamo consegnate in diretta agli invitati, che ne sono rimasti estasiati.

I colori

La fotografia è anche e soprattutto postproduzione. I colori del matrimonio, che viravano dal giallo tramonto al verde e al legno dell’atmosfera, mi hanno portato a sviluppare una colorazione che privilegia i colori caldi e le tonalità mediane, rispettando l’atmosfera intima e viva creata da Chiara e Marco.